Le ultime volontà del Cavaliere dovevano già essere state annunciate: ora il tempo stringe prima della proclamazione del palinsesto Mediaset.
Quasi un mese è passato dalla morte di Silvio Berlusconi all’ospedale San Raffaele di Milano. Il testamento del Cavaliere, però, non è ancora stato aperto da un notaio e le incertezze riguardo alla sua successione, nei vari ambiti in cui ha messo mano, iniziano ad avere un impatto significativo.
La famiglia Berlusconi ha già fatto delle scelte su alcuni beni del quattro volte presidente del Consiglio che verranno necessariamente ceduti a terzi. Uno di questi è sicuramente il Monza, con la squadra biancorossa in procinto di svelare il suo nuovo presidente. Le altre ultime volontà di Silvio, però, potrebbero ripercuotersi a cascata sui suoi imperi più prolifici. Nello specifico si tratta delle quote di Fininvest relative a Mfe-Mediaset, Mondadori e al 30% di Banca Mediolanum.
Modifiche al testamento?
Il timore principale degli investitori delle compagnie di Silvio Berlusconi è riservato ai suoi ultimi giorni di ricovero in ospedale. La paura è che il Cavaliere abbia apportato alcune modifiche al suo testamento, custodito dallo storico notaio Arrigo Roveda.
Le ricostruzioni delle varie testate e delle fonti vicine alla famiglia Berlusconi avevano indicato come lunedì scorso la possibile data della proclamazione delle ultime volontà del quattro volte presidente del Consiglio. Ora, il giorno più probabile dovrebbe essere quello di domani per un motivo molto semplice: il 4 luglio ci sarà la riunione di Mfe-Mediaset per la presentazione dei palinsesti annuali. Questo è il momento cruciale della vita finanziaria del gruppo televisivo visto che qui si valuteranno gli spazi pubblicitari e, di conseguenza, i possibili ricavi.
La nuova programmazione di Mediaset e l’apertura del testamento di Berlusconi difficilmente potrebbero avvenire lo stesso giorno, visto il loro grande impatto mediatico ed la corrispettiva influenza che avrebbero sugli investitori.
